Corsi di italiano e di Scambio Multiculturale per e con migranti

Presso il Centro Occupato Autogestito T28, in via dei transiti, 28 – Milano, sono aperte le iscrizioni per i corsi di italiano per e con migranti.

I corsi, rivolti a uomini e donne, sono gratuiti e non sono richiesti documenti.
Gli incontri, di un’ora e mezza circa, si tengono

il lunedì dalle h10 alle 11.30 per sole donne

e lunedì dalle h19.30 alle 21

il mercoledì dalle h19:30 alle 21

la domenica dalle h20 alle 21:30

Lo studio della lingua è un mezzo per parlare dei propri diritti, del proprio vissuto, il lavoro, la salute, la casa, per creare uno scambio tra realtà diverse e organizzare attività.

Quest’esperienza non si riduce ad un servizio, ma partendo dalle nostre esigenze concrete puntiamo ad un’effettiva condivisione degli strumenti per affrontare il quotidiano e crescere insieme.

Uno spazio per chi abita questo territorio in risposta alle politiche escludenti e alle costanti campagne mediatiche che criminalizzano le presenze -a qualcuno- sgradite, indicando l’espulsione e l’incarcerazione come soluzione alla richiesta di dignità.

LA NOSTRA SICUREZZA E’ CASA LAVORO ISTRUZIONE SALUTE

E LA POSSIBILITA’ PER LA GENTE DI POTER CIRCOLARE LIBERAMENTE.

12 Ottobre-Giornata di azioni di sostegno alla Marcha Patriotica

Il 12 ottobre, culmine della settimana dell’Indignazione e giornata della Dignità Indigena, il movimento politico e sociale colombiano Marcha Patriótica promuove in tutta la Colombia il Paro Nacional, un blocco unificato e generale delle attività del paese che coinvolge tutti i settori sociali e popolari in una mobilitazione unitaria con un programma politico alternativo al regime oligarchico. La piattaforma di questa giornata di mobilitazione nazionale è un passo importante di crescita politica e organizzativa per tutto il movimento popolare colombiano, che guarda alla costruzione di un paese nuovo.
Sovranità e difesa del territorio, migliori condizioni di vita e di lavoro, costruzione della pace con giustizia sociale sono tra le principali ragioni dello sciopero, che unisce concretamente in una sola voce tutte le manifestazioni, rivendicazioni e lotte dei movimenti sociali che attraversano il paese.
La lotta popolare si da in Colombia in una situazione difficile, in cui il terrorismo di Stato è impiegato a tutto campo e senza sosta contro l’opposizione politica e sociale, incrementato da una facciata formalmente pseudo-democratica e che il governo colombiano cerca costantemente di vendere all’estero, dando così la scusa ai governi europei (ma non solo) per chiudere entrambi gli occhi di fronte alla tragedia umana di maggiori proporzioni della storia contemporanea continentale. Sostenere la Marcha Patriótica è dunque un dovere imprescindibile per pretendere l’agibilità politica dell’opposizione in Colombia, e per contribuire a preservare la vita dei sui militanti, evitando il ripetersi del genocidio politico condotto contro la Unión Patriótica.
Occorre allo stesso modo sostenere lo sforzo affinché il tavolo dei dialoghi tra le FARC-EP ed il governo coinvolga nella discussione dei punti in agenda, rappresentanze dell’intera società colombiana; solo così il processo di ricerca di una soluzione politica del conflitto sociale ed armato potrà affrontare le cause economiche, politiche e sociali che lo hanno generato, e porre le basi per superarle. Finché tali cause, sul piano delle condizioni oggettive e strutturali, resteranno intatte, la pace, intesa come combinazione dialettica di giustizia sociale e democrazia reale, continuerà ad essere solo una pia illusione.
Il Paro Nacional del 12 ottobre sarà una espressione di tutta quella Colombia, maggioritaria nel paese, alla quale non viene data voce dai media oligarchici nazionali ed internazionali. Una Colombia che lotta contro la devastazione del proprio territorio e il saccheggio delle proprie risorse, contro le ingiustizie sociali imposte dall’ordine internazionale dominante e da una borghesia sanguinaria, facendo pagare i propri privilegi ai due terzi dei colombiani che oscillano tra la povertà e la miseria. Lo stesso sistema che mentre in Colombia accresce lo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, in Europa riduce al lumicino tanto le garanzie sociali quanto quelle democratiche, e che impone sacrifici crescenti ai popoli europei.
Una Colombia che vuole creare una solidarietà bilaterale con tutti coloro che in Europa lottano contro misure economiche inique ed insostenibili, affinché il futuro sia dei popoli e non di minoranze privilegiate che continuano ad arricchirsi e a voler far pagare, a qualunque costo, la crisi sistemica ai lavoratori ed ai popoli.
Appoggiamo la Marcha Patriótica per la seconda e definitiva indipendenza, il Paro Nacional e la lotta per una pace fondata sulla giustizia sociale!

Quando vivere e` un lusso, occupare e` necessario!

Domenica 9 settembre è stato pubblicato sul quotidiano la Repubblica un articolo sul quartiere ticinese (“La dura lotta tra magrebini e antagonisti sul naviglio”, a cura di Sandro De Riccardis) dai toni davvero deliranti.

Inventandosi di sana pianta fatti assurdi, come ad esempio che vengano estorti soldi ad ogni famiglia che si rivolge “ai comitati di quartiere” per avere un tetto sotto cui stare, l’ingegnoso giornalista arriva a paragonare chi lotta per la casa a chi spaccia e specula su un bisogno fondamentale come quest’ultima. Getta fango addosso a centinaia di famiglie, di studenti, di precari, di disoccupati che in questi anni si sono organizzati per prendersi un diritto che in una citta` come Milano, vittima della speculazione edilizia piu` feroce, e` negato a migliaia di persone.

Ci chiediamo ora se l’articolo dell’intrepido giornalista sia solo frutto di ignoranza nel merito oppure se corrisponda ad una precisa linea editoriale atta a criminalizzare le lotte, in questa circostanza quella per la casa, in un quartiere in cui da anni esiste un comitato che si oppone alla speculazione edilizia. D’altra parte ricordiamo bene il trattamento riservato da la Repubblica al movimento NOTAV negli ultimi mesi.

Quando vivere e` un lusso occupare e` necessario. Alle politiche sulla casa che negano un tetto a chi da anni è in graduatoria e/o a coloro che non riescono più a sostenere affitti a prezzi di mercato, ci contrapponiamo con l’occupazione per bloccare gli intenti speculativi e la vendita delle case popolari.

Rivendichiamo:
• Il blocco della vendita delle case popolari
• Il blocco degli aumenti degli affitti
• L’assegnazione e il recupero di tutto il vuoto abitativo
• Il blocco degli sfratti
• La sanatoria delle occupazioni
• Case popolari per tutte e tutti

CENTRO OCCUPATO AUTOGESTITO T28 – via dei Transiti 28
COMITATO DI LOTTA CASA E TERRITORIO T19 – via Torricelli 19