DALLA VAL SUSA A MILANO NON UN PASSO INDIETRO _ NO TAV!
Il 26 gennaio in tutta Italia sono state effettuate 52 perquisizioni che hanno portato a 26 arresti e 16 denunce a piede libero per le mobilitazioni contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione (TAV).Un’opera, questa, oltre che inutile dannosa, tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello economico, voluta solo dagli interessi di poche lobby forti dell’appoggio dei principali partiti nazionali.
Le accuse sono resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
In questi giorni i tribunali del Riesame hanno confermato la detenzione in carcere per 12 militanti NO TAV, deciso gli arresti domiciliari per 6 e sottoposto a obblighi i rimanenti.
Viene così criminalizzata una lotta che ha saputo essere espressione di massa e punto di riferimento per i movimenti del Paese classificandola come violenta; paragonando la giusta difesa di un territorio con ogni mezzo necessario ad atti di criminalità comune (come se le migliaia di lacrimogeni lanciati ad altezza uomo dalle forze dell’ordine in quelle giornate non fossero invece mai esistiti).
Nonostante i tentativi della stampa e oggi anche della magistratura, volti a dividere il movimento in buoni e cattivi, dipingendolo come succube di poche frange di violenti esterni alla Val Susa, il movimento NO TAV ha saputo rispondere con manifestazioni, assemblee e presidi in cui la costante è sempre stata la partecipazione popolare e la condivisione di ogni passaggio politico per impedire la costruzione del TAV.
Criminalizzare e intimidire la lotta NO TAV è un attacco a tutti i movimenti che contrastano le politiche economiche e sociali di questo o altro governo che sia, come monito a chi volesse rialzare la testa in un contesto di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, in cui licenziamenti e negazione di diritti sono ormai all’ordine del giorno.
Ma la manifestazione del 28 gennaio a Torino dimostra che la paura in questo movimento non è di casa né in Valle né altrove.
Riteniamo quindi che la risposta a questo attacco repressivo che ha colpito compagni e compagne in tutt’Italia non possa e non deve essere delegata solo alla Val Susa e ai territori limitrofi ma si debba estendere in ogni città; consapevoli che solo se ci uniremo in una lotta autorganizzata dal basso e che sappia parlare a tutta la città di Milano potremo essere veramente incisivi.
23 FEBBRAIO ASSEMBLEA CITTADINA NO TAV A MILANO
DALLE 21.30 CSOA COX18 – VIA CONCHETTA 18
SOLIDARIETA` A TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI ED INQUISITI!
LIBERI TUTTI E TUTTE SUBITO
LE LOTTE NON SI ARRESTANO
SI PARTE INSIEME SI TORNA INSIEME
25 FEBBRAIO CORTEO NAZIONALE NO TAV IN VAL SUSA, BUSSOLENO-SUSA
DA MILANO STAZIONE CENTRALE H 8.00
ORA E SEMPRE NO TAV!
Centro Occupato Autogestito T28 – Milano – via dei transiti 28