Il razzismo non è solo ignoranza e discriminazione, è anche e sopratutto sfruttamento.
Dai cantieri della brianza fino agli aranceti della Campania i migranti subiscono ogni giorno il ricatto del lavoro nero senza la possiblità di potersi appellare ad alcuna difesa.
Mano d’opera a basso costo e facilmente ricattabile.
Attraverso i racconti e le esperienze di chi ha vissuto e vive il caporalato sulla propria pelle e attraverso il film di Andrea Segre “Il sangue verde” vogliamo lanciare uno sguardo sulla condizione di vita dei braccianti agricoli nelle campagne del sud.
Dato che capire una condizione è il primo passo per modificarla, dopo la proiezione del film ci sarà un dibattito dove un esponente del Movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta ci racconterà come si è passati dalla rivolta di Rosarno allo sciopero nei kalifoo ground: quando i clandestini hanno alzato la testa dallo sfruttamento e dalla mafia.
Venerdì 29/10 al coa T28 in via dei Transiti (MM1 pasteur)
dalle 20:00 -> cena
dalle 21:30 -> proiezione e dibattito.